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La vera lettura della price action – LE ROTAZIONI TIPICHE

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chart fatta a mano

charts disegnate a mano

COS’E’ LA PRICE ACTION?

La price action è semplicemente e letteralmente l’andamento del prezzo di un determinato strumento finanziario in un arco di tempo, rappresentata graficamente.

Sin dagli albori dell’analisi tecnica si è cercato di utilizzare l’andamento passato del prezzo di un asset finanziario per poterne trarre indicazioni sul suo futuro andamento nei vari orizzonti temporali e poterne così trarne profitto.

Questo in linea di principio può essere un modo di ragionare valido, tuttavia ci sono da fare delle precisazioni.

COME LEGGERLA CORRETTAMENTE

In questo articolo cercheremo di vedere i limiti di alcuni tipi di analisi e come invece andrebbe correttamente letta ed utilizzata la price action per poter essere realmente di aiuto nel prendere decisioni operative efficaci:

1. Un grafico di prezzo rappresenta l’andamento storico più o meno dettagliato (a seconda del time frame del grafico) del LAST PRICE, ovvero degli ultimi prezzi battuti nel corso del tempo

2. Il prezzo battuto in ogni momento (LAST PRICE) è il risultato di un processo di contrattazione, di ASTA nelle due direzioni, (questa cosa la approfondiremo in un altro articolo) in cui i prezzi ci indicano DOVE sono avvenuti gli scambi, ci rappresenta LA STORIA DEGLI SCAMBI.

3. Anche se la storia non si ripete mai allo stesso modo tuttavia conoscerla può darci delle indicazioni utili sul futuro, purtroppo però con lo sviluppo dell’analisi tecnica classica si è cercato di MODELLIZZARE sempre di più la PRICE ACTION attraverso l’uso di oscillatori ed indicatori vari con l’illusione di poter prevedere ogni futuro singolo cambiamento di direzione.
Questo ovviamente è irrealistico ed oltretutto quanto più si cerca di ottimizzare determinati indicatori/oscillatori sul passato (overfitting) tanto meno è probabile che funzionino in futuro in quanto il futuro non sarà mai esattamente uguale al passato

4. Tutti gli indicatori ed oscillatori basati sul prezzo hanno livelli di soggettività troppo elevati, essi infatti daranno diversi segnali a seconda del time frame del grafico, sei settaggi dei singoli indicatori/oscillatori, del mix di indicatori/oscillatori che si usano etc…

5. gli indicatori ed oscillatori basati sul prezzo, possono cambiare anche molto velocemente in tempo reale proprio come fa il prezzo, per cui, specie per un’operatività di breve/brevissimo termine sono praticamente inutilizzabili efficacemente

6. Gli unici indicatori che possono avere una qualche utilità da un punto di vista pratico possono essere il VWAP (leggi articolo QUI) ed indicatori con settaggi usati convenzionalmente come ad es. la media mobile a 200 giorni sul grafico daily, quest’ultima é infatti usata da analisti ed operatori di lungo termine per definire un mercato bull o bear.

7. La miglior cosa da fare, che poi è quello che di fatto fanno i prop trader più evoluti, è diventare molto bravi nel leggere la naked price action del proprio strumento finanziario, ovverosia il grafico nudo senza indicatori. Se abbiamo il dato raw, l’originale, perché andarlo a manipolare e rielaborare con indicatori ed oscillatori?
Per fare questo una cosa molto utile può essere il rimuovere il fattore tempo dalla rappresentazione grafica utilizzando le Renko Chart (puoi approfondirle QUI), in questo modo potrai togliere molto rumore dai grafici e soprattutto evidenziare solamente i price swing che sono ciò che ci interessa davvero visto che noi, di fatto, guadagniamo o perdiamo grazie alle variazioni di prezzo, indipendentemente dal fatto che queste avvengano in modo più o meno veloce.

8. Come conseguenza di questo, è possibile imparare ad utilizzare lo strumento più potente ed efficace operativamente per interpretare la price action ed ottimizzare gli ingressi ovverosia l’utilizzo delle ROTAZIONI TIPICHE.
Ogni strumento finanziario in un specifico time frame ha un suo carattere che lo differenzia dagli altri(dovuto alla sua natura, strumento più o meno liquido, quindi maggiore o minore velocità, tipologia di sottostante se derivato, etc..) e tipologia di operatori che lo “popolano”. Tutto questo gli conferisce un carattere unico che ognuno di noi deve conoscere molto bene nel proprio strumento finanziario nel proprio specifico time frame. Come un surfer da onda deve comprendere il ritmo e la tipologia delle onde in quel particolare momento ed in quel particolare luogo per poter alzarsi sulla tavola al momento più appropriato per cavalcare l’onda al meglio senza esserne travolto, così pure il trader deve essere in gradi di individuare il ritmo tipico del suo strumento per poter fare l’ingresso nel momento più appropriato in armonia con le sue rotazioni tipiche. E’ possibile infatti identificare statisticamente delle rotazioni tipiche del proprio strumento finanziario per poter entrare al livello in cui statisticamente è più probabile che, almeno nel breve, l’onda non continui ad andarmi contro ma al contrario inizi ad andare molto presto a mio favore. L’utilizzo corretto delle rotazioni tipiche consente di ottimizzare gli ingressi minimizzando lo stop loss necessario e dando anche indicazioni per le uscite.
Se volessi approfondire questo argomento dello studio della naked price action e del calcolo e dell’utilizzo delle rotazioni tipiche abbiamo creato un corso specifico sull’argomento MARKET KNOWLEDGE-1

L’UTILIZZO DA PARTE DEI PROP TRADER AVANZATI

I prop trader avanzati non usano indicatori basati sul prezzo ma lavorano sui LIVELLI DI PREZZO, avendo delle metodologie che li aiutano ad individuare dei livelli di prezzo dove è altamente probabile che succeda qualcosa (in cui è interessante fare business).

Quando il prezzo si avvicina a tali livelli il trader è pronto a “premere il grilletto” ed entrare se si verificano determinate circostanze che gli convalidano l’ingresso, una di queste è il verificarsi di una rotazione sufficientemente ampia.

Una sapiente lettura così fatta della price action già da sola conferisce un EDGE per il trader che la conosce, tuttavia questo EDGE può essere accresciuto e reso più solido aggiungendo la lettura delle altre 2 dimensioni di mercato VOLUME ed ORDER FLOW di cui ci occuperemo in altri articoli.

Nel frattempo se vuoi avere un’idea del tutto ovvero il trading attraverso la lettura ed utilizzo delle TRE  DIMENSIONI DEL MERCATO, se non lo hai già fatto, puoi visionare il CORSO GRATUITO (clicca qui) circa un’ora e mezzo di video in cui sono sicuro troverai molte informazioni interessanti in merito.

Se tu volessi invece approfondire tutto questo in modo graduale meticoloso e completo puoi accedere ai ns. singoli percorsi formativi che trovi QUI, oppure al programma completo costituito dalla MASTERCLASS INDIVIDUALE.

Buon Trading.



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