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Il significato etico del trading e la sua utilità sociale – “Che lavoro fai?” “Sono un Trader”

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Essere un trader e soprattutto vivere in luoghi dove questa professione è molto poco diffusa se non inesistente, può essere talvolta spiacevole e difficile da sostenere nei rapporti sociali.

Il trader nell’immaginario del non addetto ai lavori è immediatamente associato al gambler, al giocatore d’azzardo, a colui che vuole fare soldi facili etc… comunque non è visto di buon occhio o quantomeno viene visto con diffidenza, magari segretamente invidiato specie se ha risultati buoni, ma sicuramente non approvato.

Questo mi direte poco c’entra con il trading, forse è vero,  comunque l’approvazione sociale è spesso un aspetto che può incidere sulla nostra “self image” e se lo fa negativamente ciò si rifletterà anche sul nostro modo di operare efficientemente nei mercati.

Senza avere la presunzione di convincere tutte le persone non dell’ambiente sul fatto che le loro idee non sono corrette è invece importante che noi stessi siamo convinti che la nostra professione è una professione come un altra e che si merita quindi tutto il rispetto dovuto avendo anche un’utilità sociale.

Date un’occhiata a questo breve video che simpaticamente descrive ciò di cui stiamo parlando:

http://www.youtube.com/watch?v=7zxpCkuiL0Y

talvolta è inutile provare a spiegare… comunque  questo è il trading… e c’è anche molto di più,  c’è un’utilità sociale ed un’utilità individuale che poi si tramuta di nuovo in utilità sociale;

Il trader in realtà:

1) Produce liquidità volumi nei mercati: gli operatori intraday creano liquidità nel mercato che è indispensabile sia agli altri trader sia alle istituzioni che alle aziende che devono fare operazioni per coprirsi da rischi di oscillazione cambi/materie prime. Tutti questi soggetti quando devono fare operazioni nel mercato trovano un’adeguata liquidità quindi ottimi prezzi anche per grandi quantitativi;  un mercato liquido è comunque utile per tutti anche per chi direttamente non opera nei mercati in quanto maggiore liquidità implica una maggiore stabilità e gradualità nelle variazioni dei prezzi dei vari beni quindi a vantaggio di tutti. Senza considerare gli introiti degli exchanges da ogni singola operazione ed i proventi dello Stato sempre su ogni singolo scambio.

2)Crea e sostiene altri business: i traders creano molto lavoro indotto a partire dalle strutture degli exchange a tutte le strutture di brokeraggio, clearing,  a tutti i fornitori di servizi, price feed, newsfeed, formazione, charting etc..

3) Redistribuiscce ricchezza: gli introiti dello Stato dove risiede l’exchange (quelli della tassazione sulle singole operazioni) e quelli dello Stato dove risiede il trader (tassazione sui guadagni) vanno nelle casse dello Stato e quindi rientrano nell’economia reale  con effetti potenzialmente importanti, quando lo Stato ne fa buon uso…

 

Oltre a questi oggettivi benefici per la collettività, un trader deve essere sicuramente fiero della propria professione per tutta una serie di ragioni:

 

1)un trader profittevole fa parte di un’elite di top performers che statisticamente rappresenta una percentuale piccolissima 2-3% di persone che consistentemente estraggono profitti dal mercato, ed anche nei momenti più difficili si deve essere consapevoli che si sta facendo una cosa che la maggior parte delle persone non riesce in alcun modo a fare è quindi necessario i massimo impegno per rimanere nel “club”

2)  essere un top performer o lavorare per diventarci, deve ancora una volta renderci fieri di noi stessi, anche al dilà del fatto di riuscirci o meno o del riuscirci in maniera più o meno significativa, il performare costantemente in un ambiente altamente competitivo  (perfettamente paragonabile ai top atleti di una disciplina sportiva)  richiede e fa sviluppare continuamente capacità di analisi, ricerca tecnica ed introspettiva che solo pochissimi  mai si avvicinano e riescono a fare.

3) la professione del trader è per definizione sinonimo di libertà, potete tradare ciò che volete in qualsiasi parte del mondo, con gli orari che voi vi date etc…; poi di fatto si traduce in un lavoro pesantissimo ore di studio di ricerca, di valutazione, di momenti più o meno difficili, di valutazione dei risultati , etc, però di fatto nessuno, in nessun momento vi obbliga a fare niente, il mercato è sempre lì tra un giorno, una settimana, un mese.

 

In conclusione quello che posso dire è che è importante non pesare più di tanto l’approvazione degli altri , purtroppo il mondo attuale valuta le persone solamente in base a degli stereotipi generali conformisti e soprattutto in base al denaro posseduto;  se sarete quindi trader profittevoli ed ostenterete la vostra ricchezza magari sarete anche “approvati” se invece nonostante i buoni risultati manterrete un profilo più basso lo sarete meno, tuttavia quello che è importante è che ricordiate a voi stessi sempre quanto sopra,  concentratevi sul miglioramento continuo di voi stessi e conseguentemente della performance, il trading è una professione che richiede studio, creatività, ricerca ed aggioramento continuo, carattere, atteggiamento mentale, grande introspezione psicologica,  ed altre cose che solo pochi riescono a fare in maniera eccellente, siate quindi fieri di esercitare questa professione,  una delle professioni più belle del mondo o come è già stato detto “a hard way to make an easy living”.

Buon trading