©Trading Research - www.trading-research.com - marzo 2015 - Autore: Dr.Roberto Ambrogi
Come già sa chi ci conosce, a Trading Research non usiamo indicatori calcolati sul prezzo, siamo contrari a manipolazioni su dati che sono già di per se più che esplicativi e sui quali le manipolazioni sono inutili e talvolta fuorvianti.
Facciamo tuttavia delle eccezioni per alcuni indicatori che, nonostante non siano così determinanti per le nostre decisioni operative, sono tuttavia degni di essere considerati ed osservati, uno di questi è il VWAP.
Il VWAP (Volume Weighted Average Price) come dice lo stesso nome non è altro che una media ponderata del prezzo con il volume.
dove:
Pj = il prezzo battuto al tempo j
Qj = la corrispondente quantità scambiata a quel prezzo (volume)
j = unità di tempo (ogni variazione del last price)
Quindi la prima banda superiore al VWAP sarà continuamente calcolata come VWAP+σ e la prima banda inferiore come VWAP-σ; per la seconda banda quella superiore sarà VWAP+2σ e quella inferiore VWAP-2σ; per il calcolo delle bande è anche possibile utilizzare frazioni di σ ma comunemente viene usata l'unità.
Al di là dei calcoli matematici vediamo le caratteristiche:
1) il VWAP parte da zero ad inizio giornata
2) il VWAP è un indicatore cumulativo quindi man mano che si sviluppa la giornata il VWAP diventa sempre più insensibile alle ultime variazioni di prezzo e volume, (a meno che queste ultime non siano veramente consistenti)
3) pur con alcuni limiti tipici delle medie mobili (es. non utilizzabili da soli in quanto costantemente in ritardo) è tuttavia molto meglio di esse non considerando solo il prezzo, il VWAP lo pondera con il volume dandogli un significato ben diverso e sicuramente più interessante
4) Il VWAP essendo infatti una media ponderata che parte dall'inizio giornata in ogni suo punto il volume scambiato al di sopra di esso e quello scambiato al di sotto è identico
5) il suo settaggio è univoco (al di là di particolari settaggi per le bande) e non è in alcun modo influenzato dal time frame del grafico, quindi tutti vedono la stessa cosa, a differenza delle medie mobili che possono avere tutti i settaggi del mondo (time frame del grafico, periodi precedenti che considera, varie formule etc..) e perdono quindi quasi totalmenete qualsiasi utilità pratica.
L'UTILIZZO DA PARTE DEGLI ISTITUZIONALI
I desk degli istituzionali (hedge fund, mutual fund, pension fund, investiment banks, etc..) sono giudicati in base all'abilità di eseguire gli ordini al miglior prezzo possibile, a tal proposito il VWAP viene utilizzato in questi ambienti come benchmark per giudicare la qualità degli eseguiti:
Se il desk ad esempio riceve l'ordine di acquistare durante la giornata qualche migliaio di contratti di un determinato strumento, questo ovviamente non può essere fatto tutto in una volta, avrebbe un risultato deleterio facendo esso stesso alzare le quotazioni peggiorando così il prezzo medio di acquisto; il trader del desk istituzionale cercherà quindi di diluire l'acquisto durante la giornata inserendo ordini a dei livelli che lui ritiene buoni, e sapendo che il VWAP sarà il parametro di riferimento sulla base del quale sarà valutata la bontà dei suoi acquisti e sulla base del quale verrà quindi giudicato.
3) tenuto conto di questo se i nostri ingressi coincidono con i livelli di VWAP o delle sue deviazioni standard a seconda dei casi, questo non fa altro che aggiungere qualche altra probabilità a favore della nostra idea
In conclusione possiamo dire che il VWAP da solo non è uno strumento sufficiente ad identificare ingressi accurati tuttavia messo all'interno di un contesto, con una corretta analisi della price action, dello studio del market volume profile e dell'order flow può rappresentare sicuramente un valido aiuto alle nostre ipotesi di ingresso nel mercato.
Buon trading.